L’ Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano nasce Il 4 aprile 1979, in forza della bolla
Quo aptius di papa Giovanni Paolo II le due diocesi di Cosenza e di Bisignano sono state unite
aeque principaliter. Il 30 settembre 1986 con il decreto
Instantibus votis della Congregazione per i Vescovi l'unione è diventata piena, e la nuova circoscrizione ecclesiastica
ha assunto il nome attuale.
L’Arcidiocesi comprende sessantasei comuni della provincia di Cosenza divisi in sette foranie, conta circa 400.000 abitanti di cui 396.000 battezzati.
La posizione geografica e l’importanza di Cosenza durante il periodo dell’Impero Romano lasciano supporre che essa sia stata evangelizzata fin dal primo secolo dopo Cristo. Tuttavia le notizie sui nomi dei suoi Vescovi sono scarse e incerte.
Salerno dal 989 al 1058. Nel XII, con una bolla sancita da papa Celestino III del 1192, Bisignano sarà soggetta all’autorità diretta della Santa Sede status che manterrà fino al XX sec. Il 27 giugno 1818 con la bolla
De utiliori di papa Pio VII, Bisignano, sede vacante da anni, fu unita aeque principaliter alla Diocesi di San Marco Argentano.
I Patroni dell’Arcidiocesi di Cosenza Bisignano sono: la Vergine Maria, venerata con il titolo di “Nostra Signora del Pilerio” e San Francesco da Paola.
Il culto alla Madonna del Pilerio risale all'anno 1576, quando la peste si diffuse nella città di Cosenza mietendo moltissime vittime. La popolazione ormai allo stremo, visti gli infruttuosi tentativi di arginare l'epidemia, invocarono la protezione della Vergine.
Si narra che un devoto, mentre pregava dinanzi all'antica icona della vergine Maria, vide sul volto della Madonna un bubbone di peste. La Santa Madre si era presa su di sé la malattia e nei mesi successivi vi fu un significativo ridursi dell’epidemia e dei decessi.
La notizia del segno prodigioso non tardò a divulgarsi e dai paesi vicini iniziò un crescente accorrere di devoti. A seguito di questo miracolo, la Madonna del Pilerio, su richiesta unanime dei cosentini, il 17 aprile 1607 fu incoronata dall'Arcivescovo Mons. Costanzo, come Regina e Patrona della città.
La speciale protezione della Vergine, nei confronti della città, si manifestò inoltre anche in altri avvenimenti drammatici successivi, infatti nel 1783, un violento terremoto si abbatté su Cosenza. In quella occasione si constatò un altro segno sul viso dell'immagine della Madonna. Furono da tutti notate delle screpolature che poi scomparvero ma non del tutto, una volta passato il pericolo. Il 6 luglio 1798 si stabilì la celebrazione della sua festa il giorno 8 settembre di ogni anno. Il 10 maggio del 1981 l'Arc. Mons. Dino Trabalzini ha elevato a Santuario della Vergine SS. del Pilerio il monumentale Duomo di Cosenza. Il 6 ottobre 1984 avvenne la storica visita alla Madonna del Pilerio e al Duomo da parte di SS Papa Giovanni Paolo II la cui devozione filiale alla Madonna. contraddistinse il suo intero pontificato.
Il 10 ottobre 1988 Mons. Dino Trabalzini, proclamò la Madonna del Pilerio Patrona Principale dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano e ne confermò il titolo di "Patrona della Città di Cosenza".
Compatrono dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano è San Francesco da Paola. Nacque a Paola il 27 marzo 1416, mostrando - fin da piccolino - le sue attitudini mistiche. Infatti, iniziò un periodo di vita eremitica in un luogo impervio vivendo una vita molto austera, tanto da suscitare lo stupore dei paolani.
Nel 1435, altri giovani cristiani lo seguirono, riconoscendolo come guida spirituale e dando così inizio all'esperienza dell'Ordine dei Frati Minimi.
Il 17 maggio 1474, papa Sisto IV riconosceva ufficialmente il nuovo ordine con la denominazione: Congregazione eremitica paolana di San Francesco d'Assisi. Il riconoscimento della regola di estrema austerità venne invece con Papa Alessandro VI, in concomitanza con il mutamento del nome in quello, ancora attuale, di Ordine dei Minimi. Nel corso della sua vita compì numerosi miracoli e guarigioni, e dopo aver trascorso gli ultimi anni in serena solitudine, morì in Francia a Plessis-lez-Tours il 2 aprile 1507, un venerdì santo. Fu canonizzato il 1° maggio 1519, a soli dodici anni dalla sua morte, durante il pontificato di Papa Leone X.
Fu scelto così, da subito, come Patrono della Casa Reale del Regno di Napoli e successivamente, a partire dal 1963, Patrono dell'intera Calabria e della "gente di mare" d'Italia.
Nel corso dei secoli la diocesi ha ricevuto la grazia da Dio di veder proclamati diversi suoi figli come Venerabili, Beati e Santi:
Sant’Ugolino da Cerisano, Sant’Umile da Bisignano, San Nicola Saggio, Sant’ Angelo D’Acri, Beata Elena Aiello, Beato Francesco Maria Greco, Servo di Dio Gioacchino da Fiore, Serva di Dio Elisa Miceli, Serva di Dio Arcangela Filippelli, Servo di Dio Gaetano Mauro, Venerabile Bernardo Maria Clausi e la Serva di Dio Teresa dei Sacri Cuori.
Nella diocesi si trovano tre importanti Basiliche Minori:
la Basilica della Madonna della Catena a Laurignano,
la Basilica di San Francesco da Paola, in Paola
la Basilica di Sant’Angelo d’Acri ad Acri.
Successivamente Il 4 aprile 1979 in forza della bolla Quo aptius di papa Giovanni Paolo II le due diocesi di Cosenza e di Bisignano sono state unite aeque principaliter e nel 1986 le due Diocesi sono definitivamente diventate una sola.
L’attuale Arcivescovo è Sua Ecc.za Mons. Francescantonio Nolè.
Nasce a Potenza il 9 giugno 1948. All’età di undici anni entra nell'Ordine dei frati minori conventuali di Ravello, dove inizia la sua formazione umana, spirituale, religiosa e culturale. Presso la Facoltà Teologica Seraphicum di Roma compie gli studi filosofici e teologici, presso la Sezione San Luigi della Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale di Napoli consegue la licenza in teologia morale e presso l'Università Statale di Cassino la laurea in pedagogia.
Il 4 ottobre 1965 emette la professione temporanea, a Montella, ed il 1º novembre 1971 la professione perpetua, a Nocera Inferiore. Il 2 settembre 1973 è ordinato presbitero, a Potenza, dal Vescovo Vittorio Maria Costantini.
Il 4 novembre 2000 Papa Giovanni Paolo II lo nomina Vescovo di Tursi-Lagonegro. Il 15 maggio 2015 papa Francesco lo nomina Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano. Il 29 giugno riceve il pallio, nella basilica di San Pietro in Vaticano, da Papa Francesco. Il 4 luglio prende possesso dell'Arcidiocesi, nella cattedrale di Cosenza.